Cosa si intende per sicurezza sul lavoro

Chiunque lavori, in qualsiasi mansione e settore, inevitabilmente si trova a dover fare i conti con i problemi della sicurezza sul lavoro. Anche dal punto di vista legislativo, in anni recenti, sono stati fatti importanti passi avanti per normarla.

Ma che cosa significa, precisamente, sicurezza sul lavoro? Quali sono le leggi che la definiscono e la regolano? E, in particolare, che cos’è il documento di valutazione dei rischi, fondamentale per la sicurezza sul lavoro nelle aziende? Ecco tutte le risposte:

Sicurezza sul lavoro: definizione
Sicurezza sul lavoro: normativa
Sicurezza sul lavoro: il documento di valutazione dei rischi

Sicurezza sul lavoro: definizione

La gestione della sicurezza sul lavoro (più precisamente, della salute e sicurezza dei lavoratori, o SSL) è rappresentata da un insieme organico di pratiche di prevenzione e protezione, messe in atto allo scopo di preservare la salute, la sicurezza e il benessere fisico e psichico dei lavoratori.

L’obiettivo delle pratiche di sicurezza sul lavoro è quello di evitare, o almeno ridurre il più possibile, i rischi per il lavoratore, sia per quanto riguarda i rischi d’infortunio, come cadute e urti, che le malattie professionali, ossia tutte quelle patologie che insorgono a causa delle proprie mansioni lavorative.

Pertanto, delle buone pratiche di sicurezza sul lavoro dovrebbero agire affinché il luogo di lavoro sia sicuro e salubre per tutti, così da ridurre l’esposizione dei lavoratori (nonché dei visitatori a ogni titolo presenti) a rischi di qualsiasi sorta.

Secondo la definizione fornita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), “la salute dei lavoratori riguarda tutti gli aspetti di salute e sicurezza sul luogo di lavoro” e, in particolare, la “prevenzione primaria dei pericoli”.

Ciò significa che la salute, tutelata dalle norme sulla sicurezza sul lavoro, va intesa in un senso ampio e comprensivo, che abbraccia non solo la tutela da problemi improvvisi e imprevisti, ma anche quella dai disturbi che si possono manifestare a lungo termine, inclusi quelli psicologici (riconosciuti, per esempio, dalla categoria dello stress correlato).

Attualmente, in Europa e in Italia, la gestione della sicurezza sul lavoro è demandata principalmente al datore di lavoro, che ha l’obbligo di assicurare ai propri dipendenti la salute e la sicurezza.

Sicurezza sul lavoro: normativa

Attualmente, le norme sulla sicurezza sul lavoro sono emanate a livello europeo, con vari Regolamenti, linee guida e Direttive che puntano a uniformare, su tutto il territorio dell’Unione, il trattamento del lavoratore e la tutela della sua salute.

In Italia, queste indicazioni sono state recepite dapprima con la ex legge n. 626 del 1994, ora abrogata, e attualmente dal D. Lgs. 81/2008 (il cosiddetto Testo unico di sicurezza).

A questa norma fondamentale si aggiungono altre leggi di correttivo e complemento (come il decreto legislativo n. 106/2009) e in più quelle di riferimento, più specifiche sui vari aspetti della salute e della sicurezza sul lavoro; per esempio, quelle relative al primo soccorso, all’emergenza antincendio, e così via.

In generale, la normativa vigente prevede l’obbligo per il datore di lavoro di tutelare e salvaguardare la sicurezza dei propri lavoratori, a pena di sanzioni.

A lui spetta la valutazione dei rischi in azienda, nonché la scelta e la nomina di tutte le figure di supporto dedicate alla sicurezza: rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS), responsabile del servizio di prevenzione e protezione ed eventuali addetti (RSPP e ASPP), medico competente e addetti ai servizi antincendio e primo soccorso (da preparare con gli appositi corsi di formazione).

Ai lavoratori è riconosciuto il diritto alla tutela della salute e della sicurezza nell’ambito dello svolgimento della propria mansione, al riconoscimento della malattia professionale e ad altre forme di protezione, ma hanno anche corrispondenti doveri.

Tra gli obblighi dei lavoratori c’è quello di adottare tutte le misure di sicurezza obbligatorie, seguire l’addestramento previsto (come i dispositivi di protezione individuale) e operare in modo tale da ridurre al minimo il rischio per sicurezza e salute proprie e altrui.

Sicurezza sul lavoro: il documento di valutazione dei rischi

Dunque l’obbligo e la responsabilità di valutare i rischi aziendali e proporti misure preventive spettano al datore di lavoro.

Questi, in particolare, di concerto con le figure di supporto precedentemente menzionate (RSPP, RLS, medico competente) si occupa di redigere il documento di valutazione dei rischi (o DVR). Si tratta appunto di un documento che individua e riporta tutti i possibili rischi presenti negli ambienti di lavoro, nonché le misure per prevenirli o ridurli.

Il DVR, per esempio, riconosce i rischi di incidenti dovuti a carichi pesanti, attività a rischio, attrezzature complesse che possono causare infortuni e malattie, contatto con agenti chimici o sostanze pericolose e, in generale, tutti i rischi per la salute e la sicurezza che potrebbero causare danni a dipendenti e dirigenti delle imprese.

Di conseguenza, adotta appositi provvedimenti e indicazioni, che comprendano le misure di prevenzione, gli adempimenti e la formazione dei lavoratori, le disposizioni necessarie su vigilanza e sorveglianza sanitaria, le procedure della gestione delle emergenze e così via.