Chi lavora nell’edilizia, o in generale in settori in cui sia importante considerare e prevenire il rischio di una caduta dall’alto, sa bene quanto siano importanti i dispositivi anticaduta. Tra tutti i dispositivi di protezione individuale (DPI) sono forse tra i più basilari, in quanto la caduta dall’alto è causa di circa il 20% degli incidenti fatali sul lavoro in Italia.
Ecco alcune informazioni sui DPI anticaduta: che cosa dice la normativa in merito, che tipo di corsi di formazione bisogna seguire sui DPI anticaduta, e cosa sono le linee vita, sempre più utilizzate negli ultimi anni.
Cosa sono i DPI anticaduta
DPI anticaduta: la normativa
DPI anticaduta: la formazione
DPI anticaduta: linee vita
I dispositivi di protezione anticaduta sono tutti quei mezzi, strumenti e attrezzature di antinfortunistica che puntano a prevenire e minimizzare il rischio di caduta da un’altezza elevata.
Vengono impiegati generalmente nei cantieri edilizi o in tutti quei lavori per cui sia necessario effettuare lavori in quota.
Il loro impiego è obbligatorio qualora il pericolo caduta sia emerso dalla valutazione dei rischi, effettuata dal datore di lavoro e dalle figure di supporto per la sicurezza sul lavoro (responsabile prevenzione e protezione, RLS, medico competente), e non sia possibile prevenire tale pericolo mediante l’adozione di dispositivi di protezione collettiva.
I DPI anticaduta sono numerosi, e non sempre vanno utilizzati in contemporanea. Tra i più noti possiamo menzionare:
Nel complesso, la normativa di riferimento sui DPI è il Testo unico sulla sicurezza sul lavoro, ossia il D. Lgs. 81/2008. Il decreto, emanato in applicazione di appositi regolamenti europei, disciplina in dettaglio tutto quanto concerne i DPI, inclusi quelli anticaduta, dalla loro conformità progettuale alla manutenzione.
A seguito della sua adozione, e in particolare del suo allegato VIII, sono stati abrogati i riferimenti normativi di alcune leggi precedenti in materia, tra cui l’art. 386 del D. P. R. 547/55, l’art. 10 del D. P. R. 164/56, il titolo IV del D. Lgs. 626/94.
Infatti, nell’allegato VIII del Testo unico si trova un elenco indicativo dei DPI anticaduta, nonché dei tipi di mansione e lavorazione che ne rendono obbligatorio l’utilizzo (tra cui lavori su impalcature, piloni, cabine sopraelevate di gru o elevatori, spazi confinati, pozzi e fogne, o nel settore dell’energia).
Il medesimo documento contiene le informazioni specifiche sui rischi da evitare con i DPI anticaduta, anche riguardanti la loro manutenzione insufficiente o la loro adozione parziale.
Inoltre, in base al D. Lgs. 475/92, i DPI di sicurezza anticaduta devono essere prodotti secondo le norme europee fin dalla progettazione, e dotati di apposito marchio CE. Essi vengono poi raggruppati secondo le distinzioni delle norme UNI EN 363:2008.
I corsi di formazione per i DPI anticaduta, in base agli articoli 37 e 77 del Testo unico, sono obbligatori per tutti gli operatori che lavorino in quota. Le spese relative sono a carico del datore di lavoro, come per i corsi di primo soccorso e simili.
I contenuti dei corsi prevedono, in genere:
La durata del corso è potenzialmente molto breve, ma deve essere svolto in presenza. È importante sottolineare che deve essere tenuto da formatori professionali qualificati, in grado di rilasciare le certificazioni di legge e il relativo attestato.
Il medesimo corso richiede poi un aggiornamento ogni 5 anni.
Tra tutti i tipi di DPI anticaduta, rivestono una funzione molto importante le linee vita, ossia dei sistemi di ancoraggio e guide in materiali resistenti, fissati in quota sui tetti, ai quali i lavoratori si possano agganciare per mezzo di una fune di sicurezza e apposite imbracature.
Costituiscono anche delle misure di protezione collettiva, in quanto, tramite il loro montaggio e i punti di ancoraggio, possono salvaguardare salute e sicurezza di più lavoratori.
Gli impianti di linea vita sono molto più utili di un classico parapetto. Si tratta infatti sia di un impianto di protezione anticaduta in senso stretto, che garantisce al lavoratore una ulteriore sicurezza in caso di emergenza rispetto ai sistemi anticaduta semplici, sia di un impianto per la sospensione, utile per il fissaggio e il mantenimento in quota.
L’installazione di linee vita, da effettuarsi secondo la normativa UNI EN 795, permette quindi di offrire ai lavoratori la massima sicurezza e protezione dalle cadute dall’alto, di gran lunga superiore rispetto alle coperture offerte da altri DPI anticaduta più tradizionali a disposizione del lavoratore come la corda o i moschettoni e simili tipologie di dispositivi.
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