In base alla normativa, i DPI sono obbligatori per determinate tipologie di mansioni e attività. In particolare, è necessario utilizzare i DPI in caso di rischio di natura elettrica, comunque determinato e indipendentemente dalla sua gravità.
Ma ecco innanzitutto una rapida panoramica sui DPI; vedremo poi che cosa dice la normativa sui DPI per rischio elettrico, e quali sono le protezioni che deve indossare l’elettricista o il lavoratore esposto a questo tipo di rischio.
Cosa sono i DPI
DPI per il rischio elettrico: la normativa
Protezioni per l’elettricista: quali sono
I DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) sono quei prodotti che hanno lo scopo di proteggere la persona che li indossa o li porta con sé da specifici rischi per la propria salute e/o per la propria sicurezza.
I DPI si differenziano, naturalmente, in base alla tipologia di rischio per il quale sono stati progettati e costruiti: esistono DPI per il rischio legato a incendi, caduta dall’alto e così via.
L’utilizzo dei DPI è fondamentale, secondo quanto riporta la normativa vigente, quando i rischi non possono essere evitati o ridotti per mezzo di misure tecniche preventive di altro genere, ovvero di dispositivi di protezione collettiva, riorganizzazione delle mansioni e così via. In altre parole, i DPI vanno considerati l’ultima risorsa per la protezione del lavoratore.
Sempre in base alla legge, i DPI devono essere adeguati ai rischi da prevenire, alle condizioni presenti sul luogo di lavoro, e alle specifiche condizioni fisiche del lavoratore che li dovrà indossare. Devono inoltre essere conformi ai requisiti essenziali stabiliti a livello europeo.
Relativamente ai DPI in generale e, in particolare, ai DPI per il rischio elettrico, la legge di riferimento è il Testo unico sulla sicurezza (d.lgs. 81/08), adottato in ottemperanza alla norma CE sulla sicurezza sul lavoro.
Quando le condizioni lavorative presentano un rischio non eliminabile mediante altri mezzi, l’uso dei DPI è obbligatorio.
Nello specifico, il Testo Unico stabilisce che il datore di lavoro ha l’obbligo di fornire ai propri dipendenti i DPI adeguati (e dotati di documentazione sul funzionamento e dichiarazione di conformità) alla valutazione del rischio. Dovrà effettuare verifiche saltuarie e una verifica periodica per assicurarsi che i lavoratori utilizzino quei DPI in maniera corretta negli ambienti di lavoro.
Ciò vale anche per i DPI per il rischio elettrico. Questi sono considerati DPI di III categoria, cioè dispositivi di sicurezza dalla progettazione complessa che hanno lo scopo di proteggere dal rischio di morte o di lesioni gravi.
Chi ha a che fare con l’elettricità è infatti esposto a due tipologie di rischio:
Tra le attrezzature e i DPI per la sicurezza elettrica e per chi lavora con l’energia elettrica, possiamo menzionare:
Ricordiamo, comunque, che tutti i lavori sulla rete elettrica (anche p. es. su cavi di varia potenza o impianti elettrici a bassa tensione o media tensione, per guasti a un circuito o a un interruttore automatico ecc.), andrebbero eseguiti in assenza di tensione e in isolamento, secondo norme tecniche e misure di protezione dai contatti indiretti in grado di garantire la sicurezza degli impianti elettrici contro le possibilità di sovraccarico, sovracorrenti e sovratensioni.
Questi pericoli sui sistemi di passaggio della corrente si manifestano per esempio durante la manutenzione di impianti elettrici, trasformatori, interruttori magnetotermici, interruttore differenziale, impianto di messa a terra, sistemi di risparmio energetico e così via.
Durante l’esercizio di queste attività, in assenza di installazioni o impianti di protezione che isolino i materiali conduttori e forniscano prevenzione e protezione dai contatti dell’impianto elettrico (nonché da contatto con liquidi, cali di potenza ecc.), è essenziale proteggersi da correnti differenziali e pericolo di esplosione o incendio utilizzando appositi DPI.
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