Tutti i sistemi di anticaduta dall’alto

Tutti i sistemi di anticaduta dall'alto

I lavori condotti in cantiere espongono costantemente l’operatore ad una serie di rischi e di pericoli che possono mettere a repentaglio sia la sua salute, sia a quella dei suoi colleghi. Il maggior pericolo è la caduta dall’alto: nei casi più gravi, l’operatore rischia la morte.

I sistemi di anticaduta dall’alto sono dei dispositivi progettati per prevenire questo tipo di rischi a cui sono soggetti gli operatori che conducono lavori in quota.

In questa pagina ti illustreremo cosa si intende per lavori in quota, come si procede nella valutazione dei rischi, quali sono i rischi dovuti alla caduta dall’alto e quali sono i principali sistemi anticaduta.

Lavori in quota: definizione
Valutazione dei rischi dei lavori in quota
I rischi di caduta dall’alto
I sistemi anticaduta dall’alto

Lavori in quota: definizione

Il Testo Unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (d.lgs. del 9 aprile 2008) definisce le norme tecniche relative alla prevenzione di rischi e infortuni sui lavori in quota.

Secondo l’articolo 107, per lavori in quota si intendono quelle attività lavorative che espongono il lavoratore al rischio di caduta dall’alto da una altezza superiore ai 2 metri.

Gli articoli dal 108 al 111 precisano che gli impianti che prevedono attività in quota devono impedire la libertà di movimento sotto gli spazi confinanti al cantiere, scale e aree simili per garantire la massima sicurezza, sia per i lavoratori che per i passanti.

Valutazione dei rischi dei lavori in quota

La documentazione fornita dal d.Lgs. 81/2008 contiene informazioni e leggi che stabiliscono le “norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni e nei lavori in quota” utili per la valutazione dei rischi.

Il documento rilasciato dall’Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro (ISPESL) fornisce un’indicazione relativa alla valutazione dei rischi che occorrono in condizioni di lavoro in quota con la fune. Le normative vigenti riportano che bisogna considerare i seguenti elementi qualitativi:

  • pericolo di utilizzo di altre attrezzature di lavoro;
  • impossibilità di utilizzo di sistemi di protezione collettiva;
  • minor rischio complessivo rispetto ad altre soluzioni operative;
  • valutare la possibilità di inserire attrezzature antincendio conformi con la tipologia di cantiere;
  • controllo periodico dello stato di installazione e manutenzione della sicurezza dei sistemi anticaduta;
  • valutare se, per gli interventi in copertura, la pendenza di tale copertura possa costituire un ulteriore rischio per i lavoratori.

Inoltre, possono occorrere i seguenti rischi nel lavoro con funi:

  • rischio prevalente: è il caso di lavori che espongono la salute dei lavoratori a gravi rischi per la loro salute, in particolare essi vengono esposti al rischio di caduta dall’alto e altri gravi infortuni connessi alla attività lavorativa;
  • rischio da sospensione: avviene quando la sospensione, prolungata e continuativa, del dispositivo di ancoraggio alle funi può comportare un rischio per la salute dell’operatore;
  • rischi ambientali: l’attività può svolgersi in luoghi particolarmente ostili dovuti alla conformità del sito come la caduta di oggetti o di parti di struttura dall’alto, scivolosità dei supporti, cedimenti strutturali, esposizione a scariche elettriche atmosferiche;
  • rischi concorrenti: la valutazione dei rischi deve considerare anche le misure di protezione per i rischi di minor intensità.

Per quanto riguarda i rischi da sospensione cosciente, l’informativa obbliga l’utilizzo di imbracature idonee progettate e costruite per la protezione dei lavoratori che si trovano in condizione di sospensione. Quindi devono essere studiate delle modalità di intervento di emergenza per ridurre il tempo di esposizione al rischio.

I dispositivi di protezione collettiva hanno la funzione di ridurre o eliminare il rischio di caduta dall’alto, ma se durante la valutazione rimangono rischi residui allora deve essere obbligatorio l’uso di dispositivi di protezione individuale idonei (come i parapetti o le reti di sicurezza, che servono a proteggere ulteriormente i lavoratori contro le cadute dall’alto).

Nelle linee guida del documento sulla valutazione dei rischi bisogna anche precisare in che modo si intende garantire al lavoratore la formazione adeguata in relazione alle operazioni previste.

Infine, si ricorda che per il rischio da sospensione cosciente deve essere previsto un sedile munito di appositi accessori, includendo anche una fune di emergenza, già in posizione o già collegata al suo punto di ancoraggio. Gli articoli 115 e 116 si occupano dei sistemi di protezione contro le cadute dall’alto.

I rischi di caduta dall’alto

Chi lavora in quota è costantemente esposto a incidenti che possono mettere a rischio la sua salute. Per questo è importante che tutti gli strumenti abbiamo le dovute messe in sicurezza.

Negli ultimi anni, infatti, sono state elaborate delle analisi statistiche che hanno evidenziato che la caduta per sfondamento di copertura è l’indicente più frequente nei cantieri.

Alla luce di questi dati, quindi, non può che essere ancora più evidente l’importanza della messa in sicurezza e dei sistemi di protezione. In questo modo, anche nel caso di eventi accidentali, come la perdita di equilibrio o le vertigini, il lavoratore può contare sulla sua attrezzatura per minimizzare le conseguenze di eventuali incidenti.

I sistemi anticaduta dall’alto

I dispositivi di protezione individuale per la protezione contro la caduta dall’alto, detti anche DPI anticaduta, sono DPI di terza categoria, destinati a proteggere il lavoratore da rischi di morte o da danni irreversibili alla sua salute. Ci sono vari componenti del sistema anticaduta:

  • l’ancoraggio puntuale: è il punto che collega il lavoratore al sistema di protezione come l’impalcatura e la linea vita;
  • il dispositivo di collegamento è un dispositivo anticaduta che collega l’imbracatura al punto di ancoraggio. Può essere il cordino assorbitore di energia o un cordino di posizionamento o un moschettone. Questi dispositivi fungono da assorbitori per arrestare la caduta dell’operatore;
  • il dispositivo di presa per il corpo: il dispositivo di protezione individuale indossato dall’operatore come le cinture di sicurezza;
  • le linee di ancoraggio: sono corde di fibra sintetica, flessibili e dotate di un fine corsa per impedire che il dispositivo di arresto caduta si stacchi involontariamente dal punto di fissaggio;
  • le scale di sicurezza nei cantieri.

SCOPRI I NOSTRI MIGLIORI PRODOTTI

Diadora Glove Tech Low Pro S3 Scarpe antinfortunistiche
€ 108,90

Scarpa antinfortunistica bassa S3

Diadora Glove Tech Low Pro S3

Scarpa antinfortunistica bassa S3 in pelle Perwanger antigraffio
U-Power Red Lion Stego S3 CI SRC ESD Scarpe antinfortunistiche alte
€ 92

Scarpe antinfortunistiche alte

U-Power Red Lion Stego S3

Scarpa con tomaia idrorepellente altamente resistente all’abrasione
U-Power Red Lion Going Scarpe antinfortunistiche
€ 74,90

Scarpe antinfortunistiche

U-Power Red Lion Going

Calzatura di sicurezza bassa in morbida pelle scamosciata
Diadora Glove Tech Low S3 Scarpe antinfortunistiche
€ 108,90

Scarpe antinfortunistiche

Diadora Glove Tech Low S3

Scarpa in pelle Perwanger antigraffio idrorepellente

ARTICOLI CORRELATI