Tra i diversi tipi di dispositivi di protezione individuale (DPI), l’attrezzatura per la testa riveste un’importanza particolare, a maggior ragione se destinata a proteggere la salute degli occhi, un organo tanto fondamentale quanto delicato.
Per questo, dedichiamo un approfondimento agli occhiali antinfortunistici, una vasta categoria di DPI necessari e obbligatori per molti lavoratori: ecco che cosa sono, quali sono i diversi modelli e qual è il modo migliore per sceglierli.
Dispositivi di protezione: occhiali antinfortunistici
Modelli occhiali antinfortunistici
come scegliere gli occhiali antinfortunistici
Gli occhiali antinfortunistici comprendono in sé tre diverse categorie di dispositivi, in ordine crescente di protezione:
I criteri costruttivi degli occhiali antinfortunistici sono riportati nell’allegato VIII del Testo unico sulla sicurezza sul lavoro (D. Lgs. 81/08), nonché nella direttiva CEE 89/686, recepita e attuata in Italia con il D. Lgs. 476/1992.
In particolare, tutti i DPI di protezione degli occhi devono essere:
Per ciascuna delle categorie di occhiali antinfortunistici elencate esistono tanti modelli, che si diversificano per le caratteristiche della lente, del materiale, del rivestimento, della gamma, dell’ottica e così via.
La grande distinzione, tuttavia, riguarda proprio le tre categorie di occhiali e la tipologia di protezione che assicurano, a livello di estensione sul volto e di rischio specifico da cui salvaguardano. In particolare:
La scelta del modello corretto di occhiale protettivo dipende dalla tipologia di rischio da cui bisogna difendersi, ovvero:
Nello specifico, per il rischio meccanico tutto dipende dall’intensità di questo rischio. Se le particelle solide che possono colpire gli occhi hanno bassa energia, possono essere sufficienti degli occhiali standard (meglio se con protezioni laterali); altrimenti, è bene ricorrere a DPI più avanzati.
Per quanto riguarda il rischio biologico e chimico, che comprende la proiezione di particelle pericolose e vapori potenzialmente tossici o irritanti, sono indispensabili le maschere, che devono garantire una totale impermeabilizzazione rispetto all’ambiente (e un meccanismo antiappannante), per evitare il contatto del volto con le sostanze in questione. In casi specifici si possono sostituire con occhiale di protezione e mascherina.
Al rischio termico, che include per esempio il calore radiante da macchinari e superfici ma anche la proiezione di schizzi o particelle incandescenti, si può ovviare al meglio con una visiera ad alta protezione; la maschera per occhiali è consigliata solo se il rischio è più blando.
Per il rischio elettrico, per esempio quello di un cortocircuito, l’unica soluzione preventiva è l’utilizzo della visiera con occhiali di sicurezza.
Invece, per un rischio da radiazioni (che comprende raggi UV, infrarossi, laser e raggi da saldatura) si possono sfruttare tutte le tipologie di occhiali protettivi, in base all’entità del pericolo e ad altre circostanze eventuali di rischio (avendo cura però di usare sempre la visiera per le saldature, o appositi occhiali da saldatura).
Scarpa antinfortunistica bassa S3
Scarpe antinfortunistiche alte
Scarpe antinfortunistiche
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