Pavimento galleggiante: tipi e costi

La ristrutturazione di un immobile può richiedere interventi invasivi sulla pavimentazione per ottenere un pavimento omogeneo, resistente e sicuro.

Dalla scelta del materiale alle dimensioni di piastrelle o lastre fino alla messa in posa del pavimento, infatti, c’è sempre qualcosa che potrebbe non andare per il verso giusto: le mattonelle del pavimento potrebbero essere troppo grandi e sottili e rompersi durante la messa in posa, oppure le modalità e i tempi di posa potrebbero risultare inadeguati.

Per ovviare alle problematiche, gli architetti e gli addetti ai lavori suggeriscono una soluzione intelligente e veloce che non richiede l’ancoraggio del pavimento a terra: il pavimento galleggiante o sopraelevato.

Cos’è il pavimento galleggiante
Pavimento galleggiante: usi consigliati
Quanto costa l’installazione di un pavimento galleggiante
Quali sono i tempi di installazione di un pavimento galleggiante

Cos’è il pavimento galleggiante

Il pavimento galleggiante, sopraelevato o flottante, è un rivestimento sopraelevato dal solaio che si poggia su strutture regolabili in altezza. In pratica l’insieme dei pannelli modulari costituisce un nuovo piano calpestabile sul massetto sottostante.

Il primo strato, quello visibile a occhio nudo, presenta piastrelle di formato vario con finiture molto simili a quelle del pavimento tradizionale. In realtà è la parte visibile di un sistema più articolato. In questo caso la parte superiore (che può essere in grès porcellanato, marmo, PVC, cotto, parquet, granito, pietra, laminato, linoleum, gomma o materiali compositi) subisce le stesse sollecitazioni del pavimento tradizionale e dovrebbe essere scelta prendendo in considerazione le caratteristiche dei materiali.

Il secondo elemento è costituito da un pannello (chiamato anche anima) che funge da supporto per il peso del rivestimento che si vede fuori e crea un pavimento omogeneo. L’anima può essere realizzata in truciolato di legno e resina, solfato di calcio o brik tile, con densità e spessori diversi in modo da aumentare la resistenza meccanica della finitura superficiale.

A proteggere il sistema flottante dagli effetti dell’umidità c’è il rivestimento inferiore realizzato in: foglio di alluminio, carta melaminica, materiale plastico impermeabile, laminato plastico o acciaio zincato.

Sotto il pannello si nasconde una struttura sottostante costituita da colonnine verticali e orizzontali in acciaio zincato o plastica che supporta il pavimento e assicura la stabilità delle diverse piastrelle.

La posa della pavimentazione è semplice, apre a diverse possibilità di utilizzo e ammortizza i costi e le tempistiche di realizzazione. Il risultato è un pavimento funzionale dall’estetica d’impatto.

Pavimento galleggiante: usi consigliati

Il catalogo dei possibili usi dei pavimenti galleggianti è vario, dagli ambienti interni e outdoor di stabili che ospitano uffici, ristoranti e attività commerciali agli edifici di importanza storica fino alle nuove costruzioni abitative con domotica e impianti tecnologici.

Il vano che si viene a formare tra il piano di calpestio e il sottopavimento può ospitare il passaggio di impianti elettrici, telefonici, idraulici, antincendio, riscaldanti o refrigeranti, permettendo l’integrazione di tali elementi nel posto di lavoro e nella dimensione domestica.

La ricerca della funzionalità permette di risparmiare spazio, evitare soluzioni architettoniche alternative (come il controsoffitto) e apportare un miglioramento nella qualità di vita di chi ci lavora o ci vive.

L’intercapedine crea un effetto isolante sia per quanto riguarda i rumori del calpestio (isolamento acustico) che per quanto concerne la spesa energetica per riscaldare o rinfrescare gli ambienti (isolamento termico).

La riduzione del carico sul solaio, da 150 -170 kg/mq a 50 kg/mq rispetto a un pavimento tradizionale, e l’eventuale applicazione di un sistema di supporto adeguato permettono di installare i pavimenti galleggianti in edifici situati in zone sismiche. A questi vantaggi si aggiunge la possibilità di rimuovere i pannelli singolarmente in caso di controlli, riparazioni e manutenzione, senza minare la stabilità o ricorrere a opere edili invasive e costose.

La progettazione degli ambienti interni ed esterni di una casa con pannelli flottanti gode della massima libertà sotto il punto di vista dello stile e del design, in quanto permette di creare livelli, movimento e dinamicità.

I pavimenti galleggianti si prestano anche alla pavimentazione di un giardino o una delle aree esterne di patii, terrazze e verande con coperture. I supporti installati sopra le superfici esistenti creano un effetto drenante con le fughe e permettono la pulizia e la rimozione di foglie e ristagni d’acqua piovana.

La messa in posa di un pavimento flottante composto da pannelli trasparenti permette di preservare e mostrare una pavimentazione storica vincolante.

Quanto costa l’installazione di un pavimento galleggiante

Il costo di installazione di un pavimento sopraelevato dipende da vari fattori, primi tra tutti le misure degli ambienti interni e il materiale delle componenti (finitura, pannelli e struttura).

Il primo fattore che incide sul preventivo di queste lavorazioni è relativo alle esigenze dell’ambiente di destinazione: dimensioni della superficie, la forma degli ambienti e l’accessibilità dello spazio. A incidere sui costi sono anche le prestazioni caratteristiche delle varie categorie di rivestimenti resilienti (linoleum, gomme e PVC), rivestimenti duri (ceramica, legno effetto cemento o naturale e laminato) e rivestimenti trasparenti.

La spesa aumenta in base al tipo di pannelli, distinguibili per qualità antistatiche, fonoassorbenti e incombustibili, capacità di supportare carichi e sollecitazioni, resistenza all’umidità e sicurezza. Inoltre, il telaio di sopraelevazione in materiale plastico o acciaio zincato è regolabile in altezza in base a eventuali dislivelli e richiede l’installazione dei pannelli perimetrali e traversi. Di conseguenza aumenta le tempistiche e quindi i costi complessivi di posa.

Per fortuna il progetto di installazione di un pavimento con questa tipologia di pannelli può godere delle stesse agevolazioni e degli stessi sgravi fiscali previsti dalla Legge per gli interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica degli immobili.

Quali sono i tempi di installazione di un pavimento galleggiante

I tempi di installazione di un pavimento galleggiante sono legati ai fattori che influenzano i costi: caratteristiche degli ambienti, finitura superficiale, tipi di pannelli e struttura sottostante.

L’addetto ai lavori effettua un sopralluogo degli ambienti, evidenziando forma e dimensione, eventuali zone umide, parti non livellate e tubazioni, impianti ultimati e serramenti già ultimati.

Dopo il sopralluogo ha inizio la fase di preparazione con la rimozione della soletta e l’applicazione di un trattamento antipolvere in caso di installazione del sistema di aria condizionata.

Successivamente, l’addetto stabilisce la modalità di installazione della struttura, procede con il montaggio secondo lo schema delineato, posa i pannelli e controlla il livello del pavimento.

In relazione a tali fattori, due persone possono riuscire a installare un pavimento su superfici ridotte in una sola giornata mentre possono impiegare tre o quattro giorni per superfici di medie e grandi dimensioni.