Gres porcellanato come sceglierlo

Da sempre il gres è stato identificato come materiale d’arredo riservato esclusivamente a bagni e cucine poiché molto resistente e di facile pulizia.

La sua versatilità e la possibilità di riprodurre infinite varianti di texture, nonché di formati e dimensioni, lo rendono in realtà un materiale perfetto per qualunque tipo di superficie e spazio (zona giorno, spazi pubblici e piccole finiture). Inoltre è un materiale altamente resistente e facilmente lavabile, adatto quindi sia a superfici d’interno che da esterno, non solo in casa ma anche negli ambienti di pubblica fruizione.

Gres porcellanato: cos’è
Gres porcellanato: i formati
Gres porcellanato: i colori
Gres porcellanato: per interni o per esterni

Gres porcellanato: cos’è

Il gres porcellanato è un tipo di ceramica a pasta compatta, così come la porcellana, ottenuta attraverso un processo di lavorazione di materie prime miscelate (argille, ceramiche, caolini e sabbia), successivamente atomizzate e infine cotte ad alte temperature.

La parola gres, infatti, si riferisce al processo di greificazione, ovvero di trasformazione dello stato delle argille a temperature superiori ai 1000 gradi. La commistione di argille determina l’uso dell’effetto porcellanato.

Ogni mattonella presenta due parti: la parte del supporto a maglia, da applicare a contatto con la parete, e la superficie esterna che può essere smaltata o direttamente colorata. Quest’ultima ne garantisce la valenza estetica che, unita alla resistenza data dal supporto a maglia, conferisce al prodotto un’ampia gamma di texture e una versatilità a 360 gradi.

A differenza della ceramica, prodotta unicamente con argilla e successivamente smaltata, in questo caso, l’unione tra argilla e altri materiali polverosi nell’impasto del supporto ne garantisce la resistenza a prodotto ultimato. Per quanto riguarda la dicitura “fine”, spesso associata al gres porcellanato, ci si riferisce generalmente alle sottili componenti polverose finemente macinate e pressate che compongono le piastrelle.

Gres porcellanato: i formati

Oltre che per le innumerevoli finiture e texture, il gres porcellanato offre un’ampia gamma di formati, dai più piccoli (10×10) fino a lastre di oltre un metro per rivestire grandi superfici.

Il gres, oltre ad essere resistente, è facilmente lavabile; questo lo rende perfetto sia per rivestire pavimenti che pareti verticali. Normalmente il processo di posa delle piastrelle, che avviene tramite incollaggio, dipende dalla loro tipologia (rettificata o meno) creando fughe più o meno ampie per le quali è possibile scegliere il colore più appropriato al tipo di piastrella scelto.

Un elemento importante per la scelta delle piastrelle in gres è certamente lo spessore: in passato quello più diffuso era il 9 mm. Oggi le aziende leader nella vendita del gres spaziano dalla produzione di laminati da 3,5 mm fino ad arrivare addirittura a 3 cm. Mentre spessori più leggeri sono preferibili per rivestire piccole superfici (in bagno o in cucina), gli spessori più importanti possono essere adatti per rivestimenti di pavimenti all’esterno o, in grandi formati, per ricoprire tavoli o piani cottura o per sostituire materiali come la pietra e i mattoni in scale interne ed esterne.

Molte aziende oggi producono materiale porcellanato anche in grandi spessori abbinabili a grandi superfici, per rivestire adeguatamente pareti che resistano nel tempo. In questo modo si creano degli effetti visivi moderni, diversi dal tradizionale immaginario che prevede piccole e sottili mattonelle che rivestono esclusivamente pareti di bagni e cucine. Per quanto riguarda i formati più piccoli, invece, la varietà di forme in cui vengono tagliate le piastrelle permette di ottenere una molteplicità di effetti differenti: dalle numerose forme geometriche, al mosaico, alla pavimentazione in cementine, le possibilità di variare sono pressoché infinite.

Gres porcellanato: i colori

Anche il ventaglio di texture e tonalità che offre il gres porcellanato è infinito. La fine smaltatura unita alla resistenza data dalla miscela di argille permette di offrire risultati che garantiscono innumerevoli stili di design. Infatti, la struttura stessa del materiale permette di riprodurre numerose finiture: dalla riproduzione di materiali naturali (effetto cotto, effetto cemento, effetto marmo, effetto laminato) agli effetti tridimensionali dati da particolari lavorazioni dello smalto fino ad arrivare alla semplicità del monocromo, usato da solo o in alternanza di colori.

In passato il gres veniva valutato come materiale di bassa qualità anche per le scelte cromatiche delle aziende produttrici che si concentravano perlopiù su produzioni di piastrelle dai colori neutri, accostabili ad ambienti poco creativi. Il recente boom nel settore del design e la ricerca di nuovi materiali hanno però portato molti investitori, così come molti designer, a ridefinire l’uso del gres grazie alle proposte innovative di restyling offerte dalle aziende stesse.

Dunque il gres oggi non è soltanto utilizzato per la sua funzionalità ma anche come complemento d’arredo per pareti e pavimenti. Il valore aggiunto è certamente dato dalla riproducibilità dei materiali, adatti a diversi rivestimenti per ricoprire grandi pareti verticali (soprattutto con spessori maggiori per bagni, in soggiorno o in spazi pubblici), per conferire un aspetto natural o minimal ad un ambiente senza mai dimenticare la praticità della sua manutenzione.

Dal porcellanato effetto resina che regala un tocco urban style industriale, al modello simil rovere che offre eleganza e stile, alla grezza e rustica superficie in terracotta, il gres riconferma la sua versatilità in un mondo di commistioni eterogenee e uniche. Un piccolo esempio fra tutti: molti designer oggi scelgono di associare materiali dall’effetto grezzo (effetto cotto, effetto legno, effetto metallo, effetto pietra naturale) a piastrelle monocromatiche capaci di donare movimento e modernità all’ambiente.

Gres porcellanato: per interni o per esterni

La resistenza all’usura e il basso coefficiente di assorbimento permettono al gres di essere un materiale perfetto non soltanto per gli interni ma anche per gli esterni. Il mercato degli ultimi decenni ha fortemente condizionato i prodotti da catalogo verso direzioni molto convenzionali, dettate soprattutto dalle caratteristiche tecniche del prodotto.

Solo recentemente si è pensato di poter realizzare, sia in zone living che in ambienti esterni, dei progetti che possano soddisfare anche le più difficili esigenze in giardino. Soprattutto nel caso di ristrutturazioni e rinnovamenti, il gres è capace di offrire grandi potenzialità anche negli spazi verdi: chiunque potrà sbizzarrirsi in progetti di una doccia o di piani cottura estrosi all’esterno o con piccoli tocchi di colore sui battiscopa per regalare anche agli spazi in outdoor un aspetto di eleganza e cura.

L’importante è seguire sempre alcune fondamentali regole: scegliere sempre uno spessore adeguato al luogo e alla fruizione (interno, esterno, spazio pubblico), lavorare in totale sicurezza (in ogni caso è sempre necessario munirsi della strumentazione adeguata) e scegliere texture che garantiscano fruibilità e armonia degli spazi.

Qualunque superficie può essere di facile manutenzione sia in casa che all’esterno grazie alle sue caratteristiche di impermeabilità.

Inoltre, è possibile scegliere tra una varietà di modelli tra le collezioni delle grandi aziende, variando tra dimensioni, forme e colori adatti per ogni spazio in caso di ristrutturazione in ambienti interni ed esterni, sempre tenendo d’occhio la sostenibilità senza mai dimenticare lo stile.