Come scegliere le cuffie antirumore e proteggere l’udito sul posto di lavoro

Come scegliere le cuffie antirumore e proteggere l'udito sul posto di lavoro

Un rischio da non sottovalutare quando si parla di dispositivi di antinfortunistica è il rumore.

Sia in ambito lavorativo che domestico, gli accessori per proteggere l’udito fanno parte dei cosiddetti dispositivi di protezione individuale. Tra i vari tipi di DPI possiamo trovare sia le cuffie con paraorecchie, cuscinetti e archetto pieghevole e regolabile, che gli inserti auricolari otoprotettori in schiuma o silicone.

In entrambi i casi si tratta di misure necessarie per la salute delle orecchie in ambienti rumorosi o ovunque il livello del suono risulti particolarmente alto (musica ad alto volume o studi di registrazione). L’importante è scegliere modelli di qualità, diversificati per ambito d’uso (lavori in ambienti estremamente rumorosi o vicinanza a stereo e strumentazioni musicali), per limitare i rischi di danneggiamento dell’udito.

Come funzionano le cuffie antirumore
Che tipologie di cuffie antirumore esistono
Cuffie idonee alla mansione
Come avviene la valutazione del rischio del rumore

Come funzionano le cuffie antirumore

Diversamente dalla frequenza, misurata in Hertz, l’intensità del suono (la pressione esercitata sui nostri padiglioni auricolari) viene misurata in decibel. Il livello di rischio da non superare per lavorare o ascoltare musica in totale sicurezza è fissato sugli 80 decibel. Al di sopra di questo limite è necessario utilizzare dispositivi di protezione che garantiscano una corretta protezione dell’udito, per ridurre al massimo tutti quei rumori ambientali che potrebbero causare danni permanenti al sistema uditivo.

Le protezioni acustiche si suddividono in attive o passive: le prime eliminano le onde sonore a bassa frequenza, emanando delle onde che annullano quelle provenienti dall’ambiente esterno. Per produrre questo tipo di filtri acustici sono necessarie batterie ricaricabili, solitamente poste dentro alla cuffia stessa. Nelle cuffie passive, invece, è il materiale stesso a fornire il corretto isolamento acustico.

In ogni caso è necessario scegliere modelli dotati di regolazioni confortevoli, che consentano di indossare le cuffie auricolari in modo che abbraccino completamente il padiglione auricolare, assicurando a tutti i fruitori la sicurezza data da un corretto isolamento. È possibile selezionare varie tipologie di regolazione ma in generale quelle in acciaio permettono maggiore flessibilità e comfort.

Che tipologie di cuffie antirumore esistono

Oltre alla distinzione già fatta tra cuffie attive o passive, è necessario comprendere quale sia il livello di isolamento ricercato. Esistono dispositivi antirumore in grado di esercitare maggiore pressione sul padiglione auricolare e di isolarlo quasi completamente dall’ambiente esterno. Si tratta di cuffie chiuse che permettono sia di ascoltare la musica senza disturbare chi ci sta intorno, sia una cancellazione del rumore esterno quasi totale.

Non sono adatte in ambienti di lavoro dove è necessario ascoltare i rumori esterni (in bici, in ambienti non sicuri), dove è consigliabile piuttosto l’uso di cuffie aperte che permettano il passaggio dell’aria. In luoghi dove si superano gli 80 decibel (la frequenza del suono di un martello pneumatico si aggira intorno ai 110-120 decibel) è necessario optare per modelli di dispositivi antirumore che garantiscano delle prestazioni specifiche, per cantieri edili o ambienti estremamente rumorosi.

Cuffie idonee alla mansione

Per scegliere un modello adatto alla rumorosità dell’ambiente, bisogna far riferimento al livello di SNR (Single Number Rating), che si riferisce al livello di attenuazione espresso in decibel. Per esempio, una protezione acustica di 70 decibel protegge da un rumore di 200 decibel fino ad un livello di 130 decibel. La scelta della propria cuffia si basa principalmente sul valore differenziale tra il livello del rumore nell’ambiente circostante e la soglia di sicurezza (80 decibel).

Sia le cuffie antirumore che gli inserti auricolari in cera o silicone rientrano tra i dispositivi di sicurezza per la riduzione del rumore, secondo le norme europee EN 352-1 e EN 458. Certamente le cuffie risultano molto più resistenti, protettive e durature dei tappi usa e getta. Anche nell’ambiente domestico è possibile migliorare la qualità dell’audio o isolarsi da vicini particolarmente rumorosi, utilizzando cuffie dotate di dispositivi antirumore. In questo caso si possono utilizzare delle cuffie passive chiuse, che permettono l’ascolto della musica, non fanno percepire alcun rumore all’esterno e ci isolano dall’ambiente circostante.

Questa tipologia di cuffia non va però utilizzata se ci troviamo in movimento e se abbiamo la necessità di percepire rumori esterni. Sono presenti in commercio con diverse caratteristiche di audio, con diversi stili di design e in diverse colorazioni. Anche le cuffie da cantiere oggi hanno rinnovato il loro look, garantendo sia funzionalità che stile: basta sfogliare qualche catalogo di aziende leader nel settore per accorgersi che i tristi dispositivi in nero e grigio sono ormai un triste ricordo.

Come avviene la valutazione del rischio del rumore

La perdita dell’udito è un danno permanente ed irreversibile. Per questo motivo è necessario prevenire i danni causati dal rumore esterno con i corretti dispostivi. La misurazione del rumore avviene attraverso un particolare strumento, chiamato fonometro. Negli ambienti di lavoro invece, è possibile usufruire di dosimetri individuali utilizzati in ambienti che prevedono diversi livelli di rischio e, di conseguenza, l’uso di diversi dispositivi. È infatti necessario utilizzare il dispositivo adatto ad ogni situazione di rischio, misurando correttamente l’intensità del rumore.

La direttiva Europea 2003/10/CE (recepita nei contenuti nel Decreto n.81/2008) sull’esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici stabilisce che sopra gli 80 decibel è necessario utilizzare dispositivi di sicurezza per la protezione dell’udito. Qui di seguito si elencano le norme specifiche che regolamentarizzano l’uso dei dispositivi acustici:

  • EN 352-1 Cuffie protettive
  • EN 352-2 Inserti auricolari
  • EN 352-3 Cuffie protettive per elmetto
  • EN 352-4 Cuffie protettive con attenuazione dipendente dal livello di rumore
  • EN 352-5 Cuffie protettive con controllo attivo della riduzione del rumore
  • EN 352-6 Cuffie protettive con ingresso audio elettrico
  • EN 352-7 Inserti auricolari con attenuazione dipendente dal livello di rumore
  • EN 458 Selezione, uso, cura e manutenzione
  • EN 352-8 Cuffie protettive con possibilità di ascolto audio non legato al lavoro

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