Come iniziare a piastrellare un pavimento

Per un progetto di costruzione o ristrutturazione una delle scelte più importanti è quella di pavimenti e rivestimenti. Questi infatti devono essere pratici, seguire i tuoi gusti ed essere in linea sia con gli esterni e le coperture della casa sia con i futuri arredi interni. Quando scegli le piastrelle, chiamate comunemente anche mattonelle, considera il calpestio a cui sono sottoposte e la praticità di manutenzione. Ecco di cosa hai bisogno per incollare le piastrelle e pulirle dopo la posa.

Come iniziare a piastrellare un pavimento
Attrezzatura per la posa
Come posare le piastrelle
Pulizia delle piastrelle dopo la posa

Come iniziare a piastrellare un pavimento

Per adattare le tue nuove pavimentazioni all’arredamento, puoi scegliere diversi tipi di pavimenti e piastrelle: acquista delle piastrelle in linea con i rivestimenti e assicurati di avere un surplus di materiale del 5-10%, in caso di crepe o errori.

Per piastrellare una stanza, puoi iniziare tracciando una linea perpendicolare alla porta e appoggiando le piastrelle secondo il disegno di posa. Poi traccia un’altra linea perpendicolare all’ultima piastrella dal lato opposto alla porta: così avrai un’intersezione di base che eviterà eventuali errori. La migliore tecnica per la posa consiste poi nel partire dall’angolo opposto alla porta e procedere a incollare le piastrelle un metro quadro alla volta.

Se devi posare delle piastrelle a mosaico, puoi ugualmente tracciare delle linee corrispondenti alla grandezza dei fogli di mosaico, formando un reticolo di base. Il procedimento che segue è simile a quello per le piastrelle in ceramica. Per le piastrelle di grande formato, invece, è importante spalmare il collante cementizio sia sul massetto sia sul retro delle piastrelle e prevedere delle fughe di non meno di 2 mm.

L’unico posizionamento diverso è la posa diagonale, che richiede di iniziare dal centro. Disegna sul fondo le linee guida accertandoti di averne due perfettamente centrali e poi posiziona le prime quattro piastrelle al centro: queste prime sono le uniche che andranno angolo contro angolo sulle linee, in modo che le altre possano essere posate lato contro lato.

Attrezzatura per la posa

Oltre ad avere collante, sigillante e secchi per impastarli, quando posi un pavimento hai bisogno degli utensili adatti.

• Un trapano dotato di frusta o un’impastatrice per preparare il collante.
• Un martello per battere leggermente le piastrelle o i listelli.
• Una livella a bolla e una staggia per controllare la planarità.
• Una spatola dentata, cioè una cazzuola per stendere la colla in modo uniforme.
• Gli attrezzi per il taglio dritto o circolare delle piastrelle.
• Dei distanziatori a croce per le fughe.
• Dei livellatori per evitare la formazione di gradini.
• Un frattazzo gommato, cioè una spatola per stendere il sigillante.
• Una spugna grande e un prodotto acido per pulire.

Come posare le piastrelle

Il posatore decide il montaggio in base alla dimensione delle piastrelle e ai materiali, che richiedono diversi tipi di malta. Una volta preparato il composto simile a calcestruzzo da usare come collante, si può applicare lo strato di colla e posare il pavimento procedendo per superfici piccole e controllando sempre l’allineamento delle piastrelle con una livella a bolla.

Per gli ambienti che presentano irregolarità nella forma o tubi, è necessario tracciare più linee guida e tagliare le piastrelle in modo da soddisfare le esigenze dello spazio. Il miglior taglio delle piastrelle è quello a metà, anche se spesso capita di tagliare diversamente, per esempio quando i muri non sono perfettamente ad angolo retto. In ogni tipo di ambiente, come consiglierebbe ogni esperto piastrellista, le piastrelle tagliate vanno sul perimetro, in modo da dare omogeneità alle stanze.

Per ambienti che prevedono rivestimenti, puoi scegliere delle piastrelle per pavimenti da cucina o da bagno e delle piastrelle da muro dello stesso materiale, oppure variare finitura e colore: l’importante è posare le piastrelle del pavimento nella stessa direzione delle piastrelle dei rivestimenti.

Quando posi la prima piastrella, metti i distanziatori e procedi con la seconda; poi posa i livellatori e vai avanti così fino alla fine. L’ultima parte da piastrellare sarà quella vicino alla porta, così da poter uscire facilmente, oppure, per le pavimentazioni esterne, quella che ti consente di non passare più sul pavimento una volta posato.

Pulizia delle piastrelle dopo la posa

Dopo 24/48 ore dalla posa dei pavimenti puoi riempire le fughe con un sigillante. Prima di applicarlo, assicurati che il pavimento sia pulito da eventuali residui di colla o polvere. Usa uno stucco di colore simile a quello delle piastrelle e stendilo con una spatola in gomma.

Quando il sigillante ha fatto il suo effetto ma è ancora un po’ umido, pulisci la superficie con una spugna. Dopo la stuccatura resta solo da pulire il pavimento con un prodotto a base acida: testa il prodotto su una piastrella, applicalo e risciacqua con un’abbondante quantità d’acqua. Questa operazione può essere fatta con appositi macchinari e deve essere perfetta per non avere macchie o residui di cemento. Successivamente, i pavimenti in ceramica possono essere lavati con normali detersivi e si può anche applicare il battiscopa.

La pulizia e la manutenzione applicata alle piastrelle classiche, cioè sottoposte a monocottura, vale anche per quelle in grès porcellanato. Questo materiale versatile e resistente può adattarsi a uno stile classico, moderno o rustico, a seconda delle finiture. Oggi molti lo preferiscono anche al parquet, in quanto dà la possibilità di pavimentare la casa con listelli effetto legno ma con una manutenzione meno costosa.